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POTATURA

Potatura a vaso Policonico


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Come nasce

In passato, per la potatura d’allevamento degli ulivi non veniva seguita alcuna tecnica specifica. Si passava così da zone in cui questa era assolutamente sconsigliata ad altre in cui gli alberi venivano tagliati drasticamente finché la loro dimensione non era ritenuta adatta alle esigenze di chi se ne prendeva cura. Nella metà dell’800 inizia, invece, a diffondersi una tecnica: il cosiddetto vaso, paniere o tronco di cono rovescio, utile per la definizione di una precisa forma geometrica e per rendere più agevole l’uso delle scale da parte dei numerosi operai del tempo.

 

Questa tecnica prevedeva il taglio delle branche principali dell’albero fino a ottenere la divisione dell’ulivo in varie parti opposte tra loro con la conseguenza, però, che la parte superiore della chioma, con più luce e aria a disposizione, tendeva a crescere a sfavore della parte inferiore. Per bilanciare questo fenomeno veniva periodicamente effettuato un taglio drastico dell’albero che ne alterava l’equilibrio tra attività vegetativa e produttiva per almeno un paio d’anni, ma aveva anche il pregio di procurare abbondante legna per riscaldare le case. Oggi che le necessità sono cambiate e l’orientamento è quello di favorire la qualità dei mezzi tecnici piuttosto che la quantità della manodopera, questa tecnica è stata rivista e adattata e prende il nome di potatura a vaso policonico.

potatura

Caratteristiche e vantaggi

L’albero a vaso policonico si presenta con:

  • il tronco di altezza compresa tra 50 e 120 cm (più basso in caso di raccolta manuale o agevolata, più alto se si procede a raccolta meccanica);
  • 3-4 branche principali inclinate mediamente di 40° (con un range di 5° in meno in caso di raccolta meccanica o 5° in più per quella manuale o agevolata) ed equidistanti tra loro (formando un angolo compreso tra 90° e 120° in base al loro numero);
  • branche secondarie con branchette fruttifere inserite di lato e in basso rispetto a quelle principali e con una lunghezza decrescente dalla base all’apice;
  • branchette deboli posizionate in alto rispetto alle principali così da conferire, nell’insieme, alle branche un aspetto a semicono;
  • chioma per lo più vuota all’interno e con spazi aperti tra le branche principali;
  • un’altezza totale dell’ulivo che non deve superare i 4,5 metri per favorire l’uso di attrezzature telescopiche al posto delle scale.


In questo modo, gli interventi successivi alla prima impostazione risulteranno:

  • rapidi (meno di 15 minuti per ulivo);
  • sicuri perché si potranno svolgere da terra, senza l’uso di scale;
  • economici in quanto servirà anche minore manodopera, sia per i trattamenti che per la raccolta dei frutti;
  • rispettosi degli equilibri dell’albero.

Potatura semplificata

Seppur allevati con la stessa tecnica del vaso policonico, non tutti gli ulivi sono uguali. Gli alberi, infatti, differiscono per varietà, robustezza, densità della chioma, età, ambiente in cui si trovano. Questi parametri, combinati tra loro, suggeriscono tagli diversi su piante con esigenze diverse, per raggiungere gli stessi obiettivi:

  • rispettare il più possibile la forma naturale della chioma: il suo stravolgimento, infatti, rallenterebbe la crescita dell’ulivo e l’inizio della produzione di frutti;
  • favorire un equilibrato accesso a luce e aria a tutta la chioma, evitando competizioni interne e tra chiome di alberi vicini;
  • garantire una solida impalcatura legnosa capace di reggere al peso dei frutti e all’eventuale depositarsi di neve;
  • facilitare le operazioni di manutenzione, eventuale cura antiparassitaria e raccolta.
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Svantaggi

La potatura a vaso policonico può ritardare la crescita iniziale dell’ulivo nel caso in cui, in fase di allevamento, si sia dovuto procedere a tagli drastici per la formazione delle branche principali.

 

Qualora si sia davanti alla scelta di un nuovo albero e si decida di prendersene cura con questa tecnica, sarà meglio prevedere l’acquisto di piante già pre-impalcate in vivaio.

Questa tecnica, infine, si presta poco alla potatura meccanica, nonostante siano in corso studi e prove per rendere meccanica almeno una parte del lavoro.
 

NOTA: il servizio di mappatura è necessario per accedere agli altri servizi agricoli della Rete (stima delle produzioni e potatura) e anche per effettuare la vendita del frutto pendente a Rete InCampagna. 

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